La prima dirigerà l’Unità operativa di Anestesia e Rianimazione, la seconda quella di Igiene ed Epidemiologia. Dal 2019 a oggi sono in totale 21 le responsabili di reparti e servizi
TERAMO – Ospedali sempre più in ‘rosa’ a Teramo. con le nomine di Federica Venturoni in Anestesia e Rianimazione e di Marina Danese a Igiene ed Epidemiologia (Siesp), sale infatti a 21 il numero dei direttori (primari) donna nominate a capo di unità operative, complesse o a valenza dipartimentale, dal 2019 ad oggi (7 nel periodo di direzione di Maurizio Di Giosia). Si tratta di due medici ai quali viene affidata la responsabilità di settori delicati della sanità pubblica dopo una lunga esperienza fatta proprio nelle Unità operative complesse dove assumono la direzione e per di più teramane doc.
“E’ questa la testimonianza della preparazione delle professioniste donne – commenta Di Giosia -. Per la nostra azienda costituiscono, a diversi livelli, una risorsa imprescindibile. L’apporto dato in termini di competenze e di capacità organizzative nel corso di questi ultimi anni dalle donne che hanno responsabilità dirigenziali è stato notevole. Posso affermare che tutte rappresentano punte di eccellenza della sanità teramana. A margine, e non senza una nota di orgoglio, faccio notare che sono in maggioranza espressione del nostro territorio, che evidentemente è una fucina di conoscenza e talenti”.
Marina Danese, che prende la direzione della Uoc Igiene, epidemiologia e sanità pubblica, specializzata in Igiene e medicina preventiva e in Ginecologia e ostetricia, dal 1990 è infatti in servizio nell’unità operativa di cui ha appena preso la direzione. Ha svolto ruoli determinanti in progetti in ambito preventivo diretti sia alla popolazione giovanile che alla tutela dell’ambiente, con particolare attenzione alle esigenze di cittadini e imprese. Da anni partecipa a una serie commissioni in ambito autorizzativo a livello locale. E’ componente del Comitato coordinamento regionale per le vaccinazioni.
Federica Venturoni, specializzata in Anestesia e Rianimazione, dal 2006 è dipendente della Asl di Teramo, prima in servizio a Giulianova, e dal 2008 a Teramo. In questo ambito ha portato avanti progetti sull’umanizzazione delle cure, e in particolare il progetto pilota regionale ‘Rianimazione aperta’. Da sempre punto di riferimento nella formazione del personale sia nell’emergenza che nell’area critica ad alta intensità, è impegnata anche nella sorveglianza e monitoraggio delle infezioni ospedaliere.